“Che ti venisse un cànchero!” … “ Grazie !  ma ce l’ho già …”

“Non raccontarmi frottole: tu un cànchero? Ma va’!

non sei nemmeno pallido, hai tutti i tuoi capelli,

parli, ridi, cammini … no, tu non sei di quelli !”

“E tu sei proprio indietro, proprio l’ultima ruota,

sei là fermo a ripetere sempre la stessa nota …

che ‘il cancro’ possa ucciderci, oppur  che ci rovina,

ormai è una litania, di sera e di mattina …

se tanti son guariti, vicini o anche lontani,

eh no, non se ne parla, oh no, di ‘sti cristiani   

che han cambiato registro, prendendosi il diritto

di decider da loro cosa sia storto e dritto …

conosco poi anche tanti col loro bel cancretto

(nel corpo o anche nel sangue) che se lo tengon stretto

da pochi o da tanti anni, è pura verità,

ma abbiamo le traveggole  da Adamo ed Eva in qua …

‘il cancro’?  …  è un’industria, dadi falsi e truccati,

ma Antonio e Giuseppina su questo son bloccati,

sul credere che ‘il cancro’ sia ciò che si racconta;

svegliamoci ragazzi, che ormai la pappa è pronta …

svegliamoci dài presto, che ci convien davvero:

ne abbiam tutti i motivi, lo dico e son sincero !

Dott. Sergio Signori