Dialogo ed integrazione per il paziente oncologico
Sulla rivista di Medicina Integrata di ottobre 2016 è apparso un interessante articolo relativo all’importanza dell’ascolto e disponibilità da parte del medico nei confronti del paziente oncologico. Rosa per la Vita Onlus considera tale approccio fondamentale sia per la riuscita delle terapie che per il mantenimento di una buona qualità di vita del paziente oncologico.
La nostra Associazione offre a tutte le donne, con neoplasia, uno spazio di ascolto e di dialogo che vuole essere di supporto all’importante lavoro dei medici oncologi. Un percorso terapeutico, qualunque esso sia, va collocato all’interno di un dialogo sia di condivisone che di comprensione delle scelte.
Nella nostra Onlus, la donna non verrà mai lasciata sola durante l’intero percorso terapeutico e nel follow-up. Noi crediamo che in questo momento particolare della vita la donna abbia bisogno di punti di riferimento, di persone che la ascoltino. Purtroppo il Sistema Sanitario non sempre riesce a soddisfare questo bisogno. Rosa per la Vita si dedica, attraverso una rete di counselor, a “prendere per mano” tutte quelle donne che si rivolgeranno alla Onlus. Noi crediamo che il rapporto umano sia parte integrante della cura e come sostiene l’oncologo Alberto Scanni: “ il tempo del malato non è quello dell’orologio, né quello del turno”.
La comunicazione, quale tempo di cura, è diventata per noi la base della nostra missione a supporto delle donne con neoplsia. All’interno di una relazione basata sulla fiducia, sulla collaborazione e sulla vicinanza affettiva diviene possibile per il counselor offrire alla donna uno spazio in cui è permesso dare un nome alle emozioni e affrontare insieme i problemi che normalmente accompagnano una diagnosi di cancro.
Affinché si realizzi una comunicazione personalizzata ed empatica occorre che vi sia da parte del counselor una predisposizione all’ascolto empatico, in quanto questo tipo di ascolto ha la potenzialità di instaurare fiducia e abbattere le barriere comunicative, superando la solitudine nella quale la persona con cancro spesso rischia di trovarsi.
Dott.ssa Nicoletta Merli - Counselor A.T. - Naturopata